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Siamo in grado di soddisfare tutte le tue esigenze di calore in modo professionale. 

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Il calore è molto importante per tutti noi. Sia che si voglia scaldare la propria casa, l'attività, facciamo tutto il possibile per garantire un livello di calore adeguato alle tue esigenze. Lavoriamo nel campo del riscaldamento da più di 18 anni e la nostra attività è in costante evoluzione. 

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Domande frequenti


Le parti principali della stufa

La stufa a pellet è un particolare sistema di riscaldamento molto semplice, di tipo meccanico, che permette di regolare molto bene il riscaldamento dell’abitazione.

Ha alcuni componenti elettrici, quindi a differenza delle stufe a legna (le vecchie stufe) deve essere collegato alla corrente, che servirà per far funzionare il circolo dell’aria all’interno della stufa; la corrente, però, non genererà calore (come avviene nelle stufette a resistenza), perché il combustibile della stufa a pellet è, appunto, il pellet, scarto della lavorazione del legno pressato.

Il funzionamento è piuttosto semplice. La stufa ha un serbatoio in cui si trova il combustibile, il pellet, che viene dosato e passato, a piccole dosi (per garantire un riscaldamento tanto più duraturo quanto più grande è il serbatoio) nel focolare, la parte che lo brucia e crea il riscaldamento. La stufa non dosa solamente il pellet, ma anche l’aria, che entra all’interno del focolare in quantità adeguata per trasformare tutto il combustibile in calore, evitando così le dispersioni che si possono avere con una stufa a legna tradizionale.

La centralina elettrica permette così di impostare la temperatura ideale (ha un termostato), si può scegliere l’orario di accensione e spegnimento, e addirittura esistono delle stufe a pellet smart che consentono di controllare tutti i parametri da smartphone!

La stufa ha necessariamente una canna fumaria, che permette di espellere i prodotti della combustione volatili, e non esistono stufe a pellet senza canna fumaria. I prodotti della combustione più pesanti (cenere) finiscono in un cassetto.


Come scegliere la stufa a pellet giusta?

La scelta della stufa a pellet giusta è un’operazione che è consigliato eseguire con un tecnico specializzato.

Infatti ci sono diversi parametri da prendere in considerazione, tra cui:

Le dimensioni della casa, compresa l’altezza delle pareti;

La possibilità di canalizzazione, o in alternativa la posizione più centrale della casa, per il riscaldamento;

Il calcolo del coefficiente di isolamento termico della vostra abitazione, ovvero quanto è isolata termicamente; di solito lo calcolano i tecnici installatori;

Capire se c’è necessità di una stufa a pellet manuale oppure automatica (tramite cronotermostato integrato), in base alle nostre necessità.

Tutti questi parametri portano principalmente alla scelta della potenza della stufa, che dipenderà soprattutto dalle dimensioni dell’abitazione.

Un calcolo semplice per scegliere la potenza della stufa a pellet può essere questo:

Metri quadri x altezza delle pareti x coefficiente termico = potenza in kW il problema è essenzialmente il coefficiente termico, nonché i parametri di adattamento della formula, che rendono difficile scegliere da soli la stufa a pellet migliore per noi; però se state pensando di chiedere un preventivo saranno questi i dati che vi verranno richiesti per aiutarvi nella scelta.






Cos’è e come funziona una stufa a pellet?


La stufa a pellet è una stufa che utilizza come combustibile il pellet, ovvero una biomassa di segatura di legno che viene finemente lavorata e poi pressata in compatti noccioli a forma di cilindro.

Il pellet è quindi un combustibile ecologico e naturale, ottima fonte di riscaldamento che non sporca e non inquina.

Per le stufe si acquista in sacchi (di norma di 15 kg). Ha un’elevata resa termica e il residuo finale in ceneri è davvero marginale (circa 0,5%).

Rispetto agli altri combustibili il suo prezzo presenta delle variazioni stagionali: più basso da maggio a luglio, subisce un rincaro da agosto per poi normalizzarsi in inverno.



Quali sono gli incentivi?


Gli incentivi previsti per i dispositivi di combustione delle biomasse sono fondamentalmente dati dagli sgravi fiscali del 50% (ristrutturazione edifici) e del 65% (ristrutturazione per risparmio energetico) della spesa sostenuta. Le detrazioni sono distribuite su un periodo di 10 anni.


https://bonuscasa2021.enea.it/index.asp


In alternativa c’è il conto termico 2.0, un contributo variabile in base alla zona climatica e alla potenza installata: è erogato in 2 anni.


https://www.gse.it/serv…/efficienza-energetica/conto-termico


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